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Lecce un cane entra nell’ospedale per la prima volta.

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Lecce. Per la prima volta un cane entra nell’ospedale “Vito Fazzi” per far visita al suo padroncino

Il legame che si instaura fra un cane e un bambino è molto forte e importante ed è quanto di più bello possa esistere. Testimonianza ne è l’emozionante storia dell’incontro di Francesco e della sua cagnolina Sasha avvenuto oggi, 15 ottobre 2014, nel reparto pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.

Sasha, una cucciola di beagle, è il primo ospite a quattro zampe a varcare la soglia dell'ospedale leccese per far visita al suo “padroncino” Francesco, un bambino di 10 anni, ricoverato da oltre due mesi a causa di un grave incidente stradale che gli ha causato un coma di 3 giorni e lo ha costretto a subire diversi interventi chirurgici per via delle numerose fratture riportate. Più volte Francesco aveva manifestato, durante la sua lunga degenza, il desiderio di poter riabbracciare la sua Sasha ma il regolamento dell’ospedale, non permettendo l’ingresso ai cani, impediva che il desiderio del piccolo paziente potesse essere esaudito.

Ma, grazie all’intervento del cappellano dell’Ospedale, don Gianni Mattia, dell’Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Lecce, Andrea Guido e delle Guardie Eco-Zoofile dell’Anpana, dopo aver ottenuto l’autorizzazione dal Dirigente Sanitario e dal Primario del reparto di Pediatria, il sogno di Francesco è stato reso possibile nel rispetto della  Convenzione europea di Strasburgo, la quale sancisce che il rapporto tra animali da compagnia ed esseri umani va tutelato, in quanto essendo fondamentale per il miglioramento della qualità della vita di questi ultimi possiede un grande valore sociale.

Fino a poco tempo fa – ha affermato l’Assessore Guido – era impensabile che gli animali potessero entrare in un ospedale, anzitutto per un fattore igienico. L’esperienza vissuta oggi con Francesco, la grande emozione che il piccolo ha saputo regalarci, la gioia espressa anche da parte dei suoi genitori e i suoi sguardi pieni di riconoscenza mi hanno ridato entusiasmo nei confronti di un progetto che da oggi ho deciso di considerare un vero e proprio obiettivo del mio mandato: ufficializzare la Pet Therapy e renderla praticabile per tutti i piccoli degenti, a prescindere dalla particolarità dei casi.

Scorgere la felicità sul volto “sorpreso” del bambino nel momento in cui i suoi occhi hanno incontrato quelli del cagnolino è stata un’emozione indescrivibile – ha dichiarato il Presidente territoriale A.N.P.A.N.A., dott.ssa Primula MEO – Il caso di Francesco è, sicuramente, un importante passo verso un nuovo modo di tutelare il rapporto tra gli animali domestici e gli esseri umani. Ormai numerosi studi hanno accertato che la presenza dell'animale agisce direttamente sul benessere fisico e psichico della persona inferma. Ci auguriamo che quello che è accaduto oggi, nell’ospedale di Lecce, non diventi un caso isolato ma apra le porte ad una nuova ottica e ad un nuovo approccio sanitario, dove gli animali diventano un valido supporto alle cure convenzionali. (P. M.)

 
Ultima modifica ilMartedì, 16 Settembre 2014 21:16
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