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Ancora rangers uccisi nel Parco del Virunga per mano dei miliziani Mai-Mai

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Ancora rangers uccisi nel Parco del Virunga per mano dei miliziani Mai-Mai

L'Ente che gestisce il Parco Nazionale del Virunga (Repubblica Democratica del Congo) ha annunciato ieri (14-03-2016) l'uccisione di due rangers per mano dei miliziani ribelli facenti capo al gruppo Mai-Mai (milizia popolare xenofoba costituita durante la seconda guerra del Congo che include anche milizie armate da signori della guerra, n.d.a.). Un terzo ranger risulta MIA - Missing In Action.

Si è trattato di un attacco coordinato a ben 4 postazioni di controllo lungo le sponde del Lago Edward iniziato sabato mattina, al quale hanno preso parte oltre 120 ribelli facenti capo alla milizia Mai-Mai: un numero così cospicuo di miliziani rappresenta una novità assoluta e fa temere nuove forme di accordo e cooperazione fra i ribelli. Le Autorità del Parco dichiarano che i ranger sono stati catturati e sommariamente giustiziati.

Le Autorità sono riuscite a riconquistare le posizioni lungo il Lago lanciando poi una controffensiva in collaborazione con l'Esercito Congolese. I corpi dei rangers uccisi sono stati recuperati e riconsegnati alle loro famiglie. Molto amaro il commento di Emmanuel de Merode, Direttore del Parco Nazionale del Virunga: "I nostri ranger continuano a pagare il prezzo dell'instabilità del Congo orientale. Eppure continuano stoicamente a ergersi a difesa dei civili e delle nostre risorse naturali, esponendosi a gesti d'estrema violenza. [...] "

Negli ultimi 10 anni ben 150 rangers sono stati uccisi in servizio nel Parco del Virunga: un dazio di sangue davvero troppo alto per proteggere l'ultima dimora dei Gorilla di Montagna. Il Team di Angels For Africa si unisce alla voce delle tante organizzazioni conservazioniste e chiede più collaborazione a livello internazionale affinché il Parco e soprattutto i rangers che vi operano ricevano protezione, aiuti, supporto. Il Responsabile Nazionale del progetto, Vincenzo D'Adamo, conferma: "Abbiamo aperto canali di collaborazione con altri Paesi africani e stiamo lavorando per valutare un possibile progetto specifico per la situazione del Virunga, che sta molto a cuore al nostro team e rappresenta una delle pochissime speranze di sopravvivenza per i Gorilla di Montagna. Oltre all'instabilità politica, qui abbiamo a che fare anche con le grandi multinazionali del petrolio che da anni cercano di impadronirsi del Parco ed iniziare le trivellazioni e l'estrazione del greggio, cosa che devasterebbe irrimediabilmente questo ecosistema. Ricordiamoci sempre che il Parco del Virunga è Patrimonio dell'Umanità UNESCO e come tale va tutelato, protetto e preservato".

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