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Albano: i volontari Anpana salvano cucciola di Falco Pellegrino caduta dal nido

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Albano: i volontari Anpana salvano cucciola di Falco Pellegrino caduta dal nido

 

Ancora un intervento degno di nota da parte delle  Guardie Ecozoofile ANPANA  del comando di Albano Laziale.

Durante un servizio di controllo ambientale lungo i costoni del lago Albano, arrampicandosi tra i rovi e rocce, le guardie salvano una stupenda cucciola di falco Pellegrino di circa 40/50 giorni verosimilmente caduta dal suo nido e rimasta intrappolata nella fitta vegetazione. Il volatile è stato portato prontamente al CRAS ( Centro Recupero Avicoli Selvatici ) di Lanuvio (Roma) gestito da volontari ANPANA per le prime cure e provvedere ad una corretta alimentazione che gli permetta di crescere per poi essere reinserita in natura.

Rammentiamo che Tutte le popolazioni di uccelli selvatici sono riconosciute dalla legge la 157 del 1992  come “bene indisponibile” dello Stato e, dunque, specificamente tutelate.

Esistono tuttavia alcune specie che, più di altre, necessitano di attenzione, o perché in declino (dentro o fuori dai confini nazionali) o perché, talvolta, addirittura minacciate di estinzione. Tra queste si annovera il falco Pellegrino.

La fase di ricerca sul campo relativa al monitoraggio del Falco Pellegrino, attivata dalla Regione Lazio e svolta dal personale del Parco Regionale dei Castelli Romani, ha coinvolto le Aree Protette, ed ha avuto l’obiettivo (dettato dalla Deliberazione di Giunta Regionale n. 497/2007) di monitorare, nel Lazio, la presenza di tre specie di interesse comunitario: l’Aquila Reale, il Falco Lanario e il Falco Pellegrino. Si tratta di tre specie di rapaci "rupicoli", cioè nidificanti su pareti rocciose.
Nei Castelli Romani, delle tre, è presente solo il Falco Pellegrino; dunque, la ricerca si è concentrata su questa specie. La ricerca sul campo è iniziata in Primavera e si è da poco conclusa. Le prime valutazioni confermano che i tre siti occupati lo scorso anno da altrettante coppie nidificanti continuano ad essere utilizzati dai falchi pellegrini, che anche nel 2014 sono tornati a riprodursi nell’area protetta. 
Si confermano, pertanto, i siti riproduttivi già noti e non se ne registrano di nuovi, vista anche la carenza di luoghi adatti alla nidificazione che, dunque, tende a concentrarsi negli stessi posti; nel 2014, solo una delle tre coppie ha portato a termine la stagione riproduttiva, con l’involo di nuovi nati. 

E’ Risultato quindi estremamente importante l’intervento delle Guardie ecozoofile del Comando di Albano Laziale che hanno salvato uno dei pochi nati nel Parco regionale dei Castelli Romani, considerando inoltre che in Italia vi sono ormai poche centinaia di coppie. Il Comandante delle Guardie Ecozoofiole, ringrazia l'Amministrazione di Albano Laziale che, grazie al supporto logistico e non solo che fornisce, permette alle Guardie Ecozoofile di svolgere attività a tutela delle risorse animali e ambientali del territorio.

Ultima modifica ilGiovedì, 12 Maggio 2016 11:20
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